Labioplastica

L’intervento di labioplastica è un’operazione di chirurgia estetica che permette il rimodellamento delle piccole labbra e della vagina.

La labioplastica (conosciuta anche come intervento di riduzione delle piccole labbra e riduzione labiale) è una procedura di chirurgia plastica per modificare aspetto e dimensioni delle piccole labbra (labbra interne) e delle grandi labbra (labbra esterne), ovvero le pieghe di cute che circondano e delimitano la vulva umana. Ci sono due categorie principali di donne che cercano un intervento di chirurgia genitale estetica: quelle con condizioni congenite (ad esempio l’intersessualità) e quelle senza alcuna condizione sottostante che sperimentano disagio fisico o desiderano modificare l’aspetto dei genitali perché ritengono che essi non rientrino in un range di normalità.

Le dimensioni, il colore e la forma delle labbra vulvari variano in modo significativo e possono cambiare a causa del parto, invecchiamento e altri eventi. Le condizioni affrontate dalla labioplastica includono difetti congeniti e anomalie come atresia vaginale (condotto vaginale assente), agenesia mulleriana (utero e tube di Falloppio malformati), condizioni di intersessualità (caratteristiche sessuali maschili e femminili concomitanti in una persona) e altre condizioni come la lacerazione e lo stiramento delle piccole labbra causato dal parto, traumi e lesioni, età. All’interno di un intervento chirurgico di vaginoplastica di riassegnazione sessuale (da maschio a femmina) con la creazione di una neovagina, la labioplastica crea delle nuove labbra vulvari là dove una volta non ve ne era traccia.

Secondo uno studio del 2008 il 32% delle donne che si sottoponeva alla procedura lo faceva per correggere un danno funzionale; il 31 % per correggere un danno funzionale e per ragioni estetiche; e il 37% solo per ragioni estetiche. Secondo una review del 2011, la soddisfazione complessiva del paziente per gli effetti dell’intervento risultava compresa nell’intervallo 90-95%. I rischi includono cicatrici permanenti, infezioni, sanguinamento, irritazione e danni alle diramazioni nervose, i quali possono portare ad un aumento o diminuzione della sensibilità. In Australia un intervento sanitario finanziato con fondi pubblici, il cui scopo era informare le donne sulle ampie variabilità naturali nella conformazione delle labbra vulvari, ha comportato una riduzione del 28% nel numero di interventi di chirurgia plastica eseguiti. A differenza di quanto accade negli ospedali pubblici, i chirurghi plastici che esercitano in cliniche private non sono tenuti a seguire queste regole: da qui la critica per la quale si ritiene che alcuni professionisti “senza scrupoli” si facciano carico di eseguire comunque la procedura anche su donne che probabilmente la eviterebbero se solo avessero adeguate informazioni.

Le immagini delle vulve sono assenti dai media popolari e dalla pubblicità e non compaiono in alcuni libri di anatomia, mentre l’opposizione di una parte delle comunità all’educazione sessuale limita l’accesso che le giovani donne hanno all’informazione sulle variabilità naturale nell’aspetto e forma delle labbra vulvari. Molte donne hanno infatti una conoscenza limitata dell’anatomia vulvare e non sono in grado di dire come sia una vulva “normale”.Allo stesso tempo, molte immagini pornografiche di genitali femminili sono manipolate digitalmente, cambiando la dimensione e la forma delle labbra per adattarsi agli standard di censura esistenti in diversi paesi. I ricercatori medici hanno sollevato dubbi sulla procedura di labioplastica e sui suoi crescenti tassi di prevalenza: alcuni ipotizzano che l’eccesso di offerta di immagini pornografiche su Internet possa portare alcune donne ad essere insoddisfatte della propria immagine corporea.

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